IL BICARBONATO NON CURA I TUMORI!

La cosiddetta “dieta alcalina” non esiste! Se è vero che i tumori sono “masse acide” questo NON vuol dire che si possono curare con il BICARBONATO!

Cercherò di spiegare in maniera semplice come funziona il metabolismo delle cellule tumorali e perché la scelta di certi alimenti piuttosto che altri è fondamentale in questo e altri tipi di malattie.

Nel 1931, Warburg ottenne il Premio Nobel per la Medicina per aver scoperto come le cellule tumorali abbiano un metabolismo energetico molto diverso rispetto alle cellule sane.

In primo luogo i livelli più marcati di anormalità riguardano il metabolismo del glucosio (zucchero). Infatti, mentre le cellule sane utilizzano sia zuccheri che grassi per nutrirsi e produrre energia, le cellule tumorali invece sono in grado di utilizzare solo lo zucchero per il loro sostentamento. Inoltre, dato che il microambiente tumorale e caratterizzato dall’assenza di ossigeno (ipossia), lo zucchero assunto viene metabolizzato per produrre alti livelli di acido lattico piuttosto che energia.

L’acido lattico così prodotto viene espulso fuori dalla cellula tumorale creando un ambiente extracellulare a pH acido. La differenza di pH tra l’esterno e l’interno della cellula (dove il pH è neutro/alcalino) genera un gradiente di pH. Tanto più alto è questo gradiente tanto più nella cellula tumorale si alterano una serie di processi metabolici tra cui la riparazione dei danni al DNA, e la capacità dei tumori di crescere più velocemente e meglio rispetto alle cellule sane.

Si aggiunge inoltre il fatto che i chemioterapici, essendo debolmente basici o basici, in prossimità di un ambiente extracellulare acido vengano in parte neutralizzati, perdendo così parte della loro efficacia.

In poche parole questo significa che “gli zuccheri alimentano il cancro e indeboliscono l’efficacia di certe cure, mentre i grassi lo riducono alla fame!”

Ecco perché indurre la chetosi nutrizionale (riduzione drastica del consumo di carboidrati) in pazienti che hanno una malattia oncologica in corso sembra essere così efficace sia nel contrastare la malattia sia nel rendere le cure chemioterapiche molto più efficaci.

Ad ulteriore riprova di quanto detto basti pensare al principio fisico di funzionamento della PET, l’esame diagnostico comunemente utilizzato nei reparti di oncologia per indagare sulla presenza di tumori. La PET si basa proprio sulla somministrazione endovenosa di glucosio “marcato” con sostanze radioattive. Il tomografo rivela la distribuzione di questo zucchero nel nostro corpo. Poiché i tumori si nutrono di zucchero, la PET ne rivela l’accumulo là dove è presente una massa tumorale.

Quando, per mancanza di informazioni adeguate o per golosità, tale paziente dovesse cibarsi di alimenti che rilasciano “ceneri acide” (es. cibi raffinati, alimenti industriali, latte e derivati…..), il livello di acidemia aumenterà, facendo aumentare di conseguenza la capacità di crescita e sopravvivenza delle cellule tumorali, a discapito dell’efficacia delle cure antitumorali.

Questo non significa che eliminare i cibi raffinati ci mette al sicuro dalla possibile comparsa del cancro. L’alimentazione e l’integrazione devono SEMPRE essere personalizzate in base allo stato nutrizionale di ogni singolo paziente, al tipo di neoplasia e alla sua intera storia clinica.

 

Bibliografia

  1. Warburg O (1956) “On respiratory impairment in cancer cells.” Science, 10;124(3215):269-70
  2. Wike-Hooley JL, Haveman J and Reinhold HS (1984) “The relevance of tumour pH to the treatment of
  3. Stubbs M, McSheehy PM, Griffiths JR, Bashford CL. (2000); Causes and consequences of tumour acidity and implications for treatment. Mol Med Today (1):15-9.
  4. Griffiths JR (1991) Are cancer cells acidic? Br J Cancer 64: 425–427
  5. Griffiths JR. (2001) Causes and consequences of hypoxia and acidity in tumour microenvironments. Bioessays. Mar;23(3):295-6
  6. Rofstad EK, Mathiesen B, Kindem K, Galappathi K. (2006) Acidic extracellular pH promotes experimental metastasis of human melanoma cells in athymic nude mice. Cancer Res;66:6699–707.
  7. Chen JL-Y, Lucas JE, Schroeder T, Mori S, Wu J, et al. (2008) The Genomic Analysis of Lactic Acidosis and Acidosis Response in Human Cancers. PLoS Genet 4(12): e1000293. doi:10.1371/journal.pgen.1000293
  8. Tannock IF and Rotin D (1989) Acid pH in tumors and its potential for therapeutic exploitation. Cancer Res 49: 4373–4384

 

Please follow and like us:

About the author: Elisa

Leave a Reply

Your email address will not be published.